Immaginiamo lo scheletro del corpo umano: è costituito da più di 200 ossa che hanno la funzione primaria di darci stabilità.
Nonostante la loro leggerezza, le ossa risultano essere due volte più resistenti del granito, ma il loro peso si aggira solamente intorno al 15% del nostro peso corporeo e riescono ad adeguarsi con la massima flessibilità a differenti carichi.
Le ossa crescono e si sviluppano fin dall’età infantile per proseguire poi nell’adolescenza. Con il passare del tempo le ossa diventano più spesse e robuste fino al raggiungimento dell’età adulta, con il massimo di massa ossea intorno ai trentacinque anni. Da quel momento in poi, il contenuto di minerali presenti nelle nostre ossa inizia una interminabile discesa. Questo declino ha un andamento lento, che tuttavia aumenta di velocità nelle donne quando raggiungono la menopausa.
Le ossa sono un tessuto vivo e attivo, che si ricostituisce e che prende parte a una quantità consistente di reazioni biochimiche.
Il tessuto osseo è formato da due tipi di cellule. Gli osteoblasti sono le cellule delle ossa con il compito di formare nuovo tessuto muscolare, mentre dall’altra parte abbiamo gli osteoclasti, che servono a distruggere il tessuto osseo vecchio o danneggiato (un processo detto di riassorbimento). Questi due fenomeni, la formazione e il riassorbimento dell’osso, sono processi dinamici che avvengono in tutte le ossa per l’intera durata della nostra vita.
Nei prossimi articoli approfondiremo l’importanza del turnover osseo!!!